laSettimana

La mia famiglia mi vede sempre più preoccupato, arrabbiato e attaccato a telefoni e pc, su siti dell'Inps, del Governo, del Ministero. Rispetto a quando avevo le mie ordinarie preoccupazioni di lavoro, sono peggiorato. 
Non mi fa paura il Coronavirus, applico la quarantena in maniera rigorosa, ad eccezione della strada casa lavoro (attraverso il giardino, senza andare per strada), e del supermercato una volta alla settimana, bardato come un palombaro.
Non mi preoccupa la situazione economica futura, che sarà probabilmente devastante, perché sento alcuni clienti che stanno ancora lavorando, poco e male, e mi sollevano il morale facendomi dimenticare (si fa per dire) quelli, tanti, che sono fermi. 
Non sono preoccupato neanche della mia situazione finanziaria personale, stando a casa spendo molto meno (a parte il cibo, stando a casa tutti mangiamo di più), taglierò quello che più mi piace (viaggi e sport) e ce la farò.
Non mi preoccupa neanche il fatto che tutti i miei dipendenti e collaboratori stiano lavorando e molti miei clienti abbiano difficoltà a pagare. La solidarietà in questi momenti è fondamentale. Finché vado in pari, reggo.
Ma tutte le sere vado a letto pensando a quale ignobile stupidata il Governo, i Ministeri, i Direttori stiano elaborando per far lavorare male noi, per renderci come sempre stupidamente utili per le cose inutili. L'autocertificazione? meglio stendere un velo pietoso.

Chi può lavorare e chi no? Anche qui un discreto casino, Governo che dispone, superato da Ordinanza, che viene però derogata da Governo e riapplicata da Prefetture ma interpretata da polizia.

La Cassa Integrazione? Applichiamo regole create per situazioni normali, quindi accordi sindacali (???) e metodi complessi di accesso alla Cassa, in modo da rinviare più possibile i pagamenti.

I 600 euro? Una barzelletta che racconteremo ai nostri praticanti futuri: caro praticante, dopo che gli Hacker avevano conquistato il computer personale di Tridico bloccando un sito che normalmente era concepito per avere 200 mila contatti al minuto (manco Amazon), il Direttore Generale ha concepito un piano diabolico: potevano entrare solo gli intermediari abilitati, ma in incognito, fingendo di essere dei cittadini comuni, cui era vietato entrare… hacker spazzati via, lieto fine, burocrazia - tecnologia 1-0.

Il MEF? ricordando a tutti chi decide e dispone e fa le Leggi in Italia, ha chiarito il giorno prima della scadenza (quella rinviata dal Governo con il decreto entrato in vigore due giorni dopo la scadenza originaria, ma anticipato dal Mef, che aveva già deciso due giorni prima della scadenza originaria che potevamo non pagare alla scadenza) che alla scadenza rinviata c'era qualche codicino (pochi, ma sufficienti per farci rifare tutto il lavoro) che doveva essere pagato (non preoccupatevi se non avete capito).

Il problema è che quando mi alzo la mattina, sempre, i peggiori scenari che ho ipotizzato la sera precedente non arrivavano neanche lontanamente alla realtà che questi… – non so bene come chiamarli – hanno concepito. 
In questo frangente si immette il nostro Consiglio nazionale (in buona compagnia, con Industriali, Consulenti del Lavoro, Avvocati ecc.) che, come un profeta, ogni giorno, avverte il Ministro/Direttore/Governo che facendo in quel modo si rischia il disastro…, ma dato che ci azzecca sempre, presto lo zittiranno perché palesemente porta sfortuna.
Peraltro, oltre all'evidente reato di menar gramo, il Consiglio Nazionale utilizza tecniche poco ortodosse di democrazia: chiede pareri agli Ordini locali che, tramite le commissioni o gli iscritti, dà suggerimenti e formula proposte che il Consiglio poi porta all'attenzione del Ministro/Governo/Direttore. È evidente che un atteggiamento del genere non sia tollerabile, quindi il Ministro/Governo/Direttore ignora le proposte, salvo poi rammaricarsi…
La misura è colma? Non lo so, ma forse, passate le emergenze, dovremmo trovare il coraggio di non permettere tutto questo. 
Il Commercialista del futuro? Non so cosa farà, ma dovrà essere ben chiaro cosa non permetterà.
Un caro abbraccio a tutti

Federico 

PS

Se non avete capito questa circolare, abbiamo predisposto delle istruzioni di poche centinaia di pagine per chiarire ogni singola parola scritta come debba essere interpretata. Non è detto che quello che leggete sia da interpretare come è scritto.

Pillole di aggiornamento operativo da condividere

Le misure di Ordine e Fondazione per l'emergenza

In ottemperanza ai recenti provvedimenti a contenimento della diffusione dell'epidemia da coronavirus (dl n. 6 /2020, del dpcm 1 marzo 2020, dl n. 9/2020, del dpcm 4 marzo 2020, direttiva della Funzione pubblica 1/2020, iinformativa del Consiglio nazionale 5 marzo 2020 n. 16) il Consiglio straordinario dell'Ordine del 6 marzo 2020 ha adottato le seguenti misure valide fino al 3 aprile:

• sono sospese tutte le attività formative e tutti gli eventi (compresa la premiazione del Concorso fotografico e artistico e la Gara di sci);
• saranno organizzate lezioni in elearning per garantire la formazione degli iscritti;
• tutte le riunioni di Consiglio e delle Commissioni potranno avvenire solo in modalità remota;
• le Segreterie dell'Ordine resteranno a disposizione del pubblico esclusivamente attraverso contatti telefonici o via mail da martedì a venerdì la mattina dalle 8.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00 (per consegna e ritiro documentazione contattare la segreteria).
• i colloqui con i tirocinanti sono rinviati a data da destinarsi, salvo che per i tirocini in scadenza che potranno essere effettuati in modalità remota;
• al fine di informare gli iscritti e fornire un servizio di utile, l'Ordine continuerà a mantenere aggiornato a questo link un elenco delle misure segnalate dalle istituzioni e uffici del territorio.

La società in house EllepiMB ha provveduto alla sanificazione straordinaria degli uffici, delle sale convegni e dell'impianto di climatizzazione e ha inoltre acquistato dosatori di sapone gel sanificante a fotocellula da mettere a disposizione dell'utenza e di dipendenti e collaboratori. Sono stati infine affissi negli spazi dell'Ordine e della Fondazione cartelli che invitano al rispetto delle misure igienico-sanitarie prevista dal ministero. Si incoraggiano inoltre i collaboratori all'utilizzo di strumenti di smartworking.

(aggiornamenti a questo link)